Presentazioni prediagnostiche della malattia di Parkinson nelle cure primarie
La malattia di Parkinson ha un esordio insidioso e viene diagnosticata quando si verificano caratteristiche motorie tipiche.
Diverse caratteristiche motorie e non-motorie possono verificarsi prima della diagnosi, nelle prime fasi del processo della malattia.
Uno studio ha valutato l'associazione tra la prima presentazione di diverse caratteristiche prediagnostiche e una successiva diagnosi di malattia di Parkinson, e ha tracciato la linea temporale di queste prime presentazioni prima della diagnosi.
Sono stati identificati gli individui con una prima diagnosi di malattia di Parkinson e quelli senza malattia di Parkinson nel periodo 1996-2012, dal database di cure primarie Health Improvement Network UK.
Sono stati estratti dati per una gamma di possibili sintomi prediagnostici o precoci, che comprendevano caratteristiche motorie ( tremore, rigidità, disturbi di equilibrio, dolore o rigidità del collo e dolori o rigidità della spalla ), caratteristiche autonomiche ( stipsi, ipotensione, disfunzione erettile, disfunzione urinaria, vertigini ), disturbi neuropsichiatrici ( problemi di memoria, insorgenza tardiva di ansia o depressione, declino cognitivo e apatia ) e caratteristiche aggiuntive ( stanchezza, insonnia, anosmia, ipersalivazione e disturbi di comportamento del sonno REM ) negli anni prima della diagnosi.
E’ stata riportata l'incidenza dei sintomi registrati in più dell’1% dei casi per 1000 anni-persona e i rapporti di incidenza di rischio ( RR ) per gli individui con e senza malattia di Parkinson 2, 5 e 10 anni prima della diagnosi.
Sono stati inclusi nello studio 8.166 individui con malattia di Parkinson e 46.755 individui senza.
Apatia, disturbo di comportamento del sonno REM, anosmia, ipersalivazione e il declino cognitivo sono stati tutti segnalati in meno dell’1% delle persone per 1000 anni-persona e sono stati esclusi da ulteriori analisi.
Due anni prima della diagnosi di malattia di Parkinson, l'incidenza di tutte le caratteristiche prediagnostiche studiate tranne dolore o rigidità del collo è stata più alta nei pazienti che hanno continuato a sviluppare la malattia di Parkinson ( n=7.232 ), rispetto ai controlli ( n=40.541 ).
Cinque anni prima della diagnosi, rispetto ai controlli ( n=25.544 ), i pazienti che hanno continuato a sviluppare la malattia di Parkinson ( n=4.769 ) avevano una maggiore incidenza di tremore ( RR=13.70 ), equilibrio compromesso ( RR=2.19 ), stipsi ( RR=2.24 ), ipotensione ( RR=3.23 ), disfunzione erettile ( RR=1.30 ), disfunzioni urinarie ( RR=1.96 ), vertigini ( RR=1.99 ), affaticamento ( RR=1.56 ), depressione ( RR=1.76 ) e ansia ( RR=1.41 ).
Dieci anni prima della diagnosi di malattia di Parkinson, l'incidenza di tremore ( RR=7.59 ) e costipazione ( RR=2.01 ) è stata maggiore in coloro che hanno continuato a sviluppare la malattia di Parkinson ( n=1.680 ) rispetto ai controlli ( n=8.305 ).
Varie caratteristiche prediagnostiche possono essere rilevate diversi anni prima della diagnosi di malattia di Parkinson nelle cure primarie.
Questi dati possono essere incorporati negli sforzi in corso per identificare individui nelle primissime fasi della malattia per l'inclusione in studi futuri e per capire la progressione della malattia di Parkinson nelle sue prime fasi. ( Xagena2015 )
Schrag A et al, Lancet 2015;14:57-64
Neuro2015